Seoul, la metropoli che non ti aspetti

Eletta come la città più vivibile dell’Asia nel 2015 e seconda come qualità della vita, posso dire che l’impressione che ho avuto di questa metropoli di quasi 10m di abitanti rispecchia quanto riassunto in questa frase. La parola chiave per descrivere Seoul è fascino.

I palazzi reali si alternano ad architetture moderne, grattacieli, stradine e vicoli piene di locali dove mangiare e persone che grigliano nel retrobottega. Odore di cibo che ti pervade, alternato al silenzio che si respira negli Hanok village. Il fiume Han divide la città praticamente in due, ma grazie a una città sotterranea in pieno stile metropoli, con più di 20 linee tra metro e treni che coprono l’intera area metropolitana, diventa poi facilissimo spostarsi.

Seoul, la metropoli che non ti aspetti

Eletta come la città più vivibile dell’Asia nel 2015 e seconda come qualità della vita, posso dire che l’impressione che ho avuto di questa metropoli di quasi 10m di

abitanti rispecchia quanto riassunto in questa frase. La parola chiave per descrivere Seoul è fascino. I palazzi reali si alternano ad architetture moderne, grattacieli, stradine e vicoli piene di locali dove mangiare e persone che grigliano nel retrobottega. Odore di cibo che ti pervade, alternato al silenzio che si respira negli Hanok village. Il fiume Han divide la città praticamente in due, ma grazie a una città sotterranea in pieno stile metropoli, con più di 20 linee tra metro e treni che coprono l’intera area metropolitana, diventa poi facilissimo spostarsi.

Cosa vedere a Seoul

Gwangjang Market, il cuore dello street food insieme al Sejong Village. Gwangjang è un mercato coperto aperto praticamente sempre, con un cuore pulsante di odori, voci, sorrisi e multietnicità. Le vie principali sono suddivise per tipologia di cibo servito (vai a cosa mangiare a Seoul) e per tipologia di prodotto venduto, alimentare e non.

I palazzi reali, costruiti tra il XIV e il XV secolo (consulta i prezzi e gli orari d’ingresso) Changdeokgung, Gyeongbokgung, Changgyeonggung su tutti, e che il biglietto combinato a 10,000 won potete entrare in tutti e 3 più il Secret Garden del Changgyeonggung, il Deoksugung e al tempio di Jongmyo.

Bukchon Hanok Village, un reticolato di stradine e dimore tipiche (in alcune si può anche dormire, vedi link utili in fondo all’articolo). È un villaggio residenziale risalente al XIV secolo dove si respirano gli anni imperiali, come se tutto si fosse fermato.

Seoul Tower

Torre panoramica all’interno del parco Namsan. È un ripetitore radio/tv dal 1969, ma aperta al pubblico dal 1980, ritrovo di giovani innamorati intenti a chiudere il proprio lucchetto in pieno stile “mocciano” tra le varie terrazze del parco. Suggestiva la Cable Car che la collega con il centro abitato: costo della cabinovia, 14,000 won a/r o 11,000 won singola tratta. Io ci sono arrivato con l’autobus, che ferma a meno di un chilometro e poi bisogna continuare a piedi nel parco. Al ritorno ho optato per la Cable Car.

Bongeunsa

È un parco Buddista del 794 a Gangnam, che racchiude vari templi, edifici, stradine, dove si respira ordine e devozione e il silenzio è solamente interrotto dalle preghiere dei fedeli. Se ci passate un po’ di tempo sarà facile vedere i monaci aggirarsi per le stradine. Si può fotografare pressoché tutto ad eccezione degli interni soprattutto durante lo svolgimento delle funzioni.

Gwangjang market
Gwangjang market

Guarda i miei reportage fotografici

Lotte World

Situato anch’esso a Gangnam, Lotte World è un parco al chiuso a tema, con giostre, attrazioni, ristoranti, una pista di pattinaggio e un laghetto esterno. Ospita tra le varie cose il Lotte World Adventure, il più grande parco a tema al coperto del mondo, la Seoul Sky tower.

DMZ

La zona demilitarizzata è una striscia di terra (neutrale) di 2 km in Corea del Sud e 2 km in Corea del Nord. L’osservatorio e l’area visitabile è chiaramente nel lato sud; ci sono diverse agenzie (link) che organizzano il tour al mattino presto direttamente da Seoul. Si può visitare uno dei 4 tunnel e l’osservatorio con terrazza che dà sui 2 km della Corea del Nord, da dove è possibile intravedere la vecchia città industriale di Kaesong.

DDP (Dongdaemun Design Plaza)

È figlio della creatività di Zaha Hadid, un complesso culturale di design moderno, che ospita spazi adibiti a mostre, eventi, show, conferenze. È tra le 100 attrazioni più visitate in Corea del Sud con più di 10 milioni di visitatori per anno. È la struttura 3d amorfa più grande al mondo.

Articoli recenti

Cosa vedere a Seoul

Gwangjang Market, il cuore dello street food insieme al Sejong Village. Gwangjang è un mercato coperto aperto praticamente sempre, con un cuore pulsante di odori, voci, sorrisi e multietnicità. Le vie principali sono suddivise per tipologia di cibo servito (vai a cosa mangiare a Seoul) e per tipologia di prodotto venduto, alimentare e non.

I palazzi reali, costruiti tra il XIV e il XV secolo (consulta i prezzi e gli orari d’ingresso) Changdeokgung, Gyeongbokgung, Changgyeonggung su tutti, e che il biglietto combinato a 10,000 won potete entrare in tutti e 3 più il Secret Garden del Changgyeonggung, il Deoksugung e al tempio di Jongmyo.

Bukchon Hanok Village, un reticolato di stradine e dimore tipiche (in alcune si può anche dormire, vedi link utili in fondo all’articolo). È un villaggio residenziale risalente al XIV secolo dove si respirano gli anni imperiali, come se tutto si fosse fermato.

Seoul Tower

Torre panoramica all’interno del parco Namsan. È un ripetitore radio/tv dal 1969, ma aperta al pubblico dal 1980, ritrovo di giovani innamorati intenti a chiudere il proprio lucchetto in pieno stile “mocciano” tra le varie terrazze del parco. Suggestiva la Cable Car che la collega con il centro abitato: costo della cabinovia, 14,000 won a/r o 11,000 won singola tratta. Io ci sono arrivato con l’autobus, che ferma a meno di un chilometro e poi bisogna continuare a piedi nel parco. Al ritorno ho optato per la Cable Car.

Bongeunsa

È un parco Buddista del 794 a Gangnam, che racchiude vari templi, edifici, stradine, dove si respira ordine e devozione e il silenzio è solamente interrotto dalle preghiere dei fedeli. Se ci passate un po’ di tempo sarà facile vedere i monaci aggirarsi per le stradine. Si può fotografare pressoché tutto ad eccezione degli interni soprattutto durante lo svolgimento delle funzioni.

Gwangjang market
Gwangjang market

Guarda i miei reportage fotografici

Lotte World

Situato anch’esso a Gangnam, Lotte World è un parco al chiuso a tema, con giostre, attrazioni, ristoranti, una pista di pattinaggio e un laghetto esterno. Ospita tra le varie cose il Lotte World Adventure, il più grande parco a tema al coperto del mondo, la Seoul Sky tower.

DMZ

La zona demilitarizzata è una striscia di terra (neutrale) di 2 km in Corea del Sud e 2 km in Corea del Nord. L’osservatorio e l’area visitabile è chiaramente nel lato sud; ci sono diverse agenzie (link) che organizzano il tour al mattino presto direttamente da Seoul. Si può visitare uno dei 4 tunnel e l’osservatorio con terrazza che dà sui 2 km della Corea del Nord, da dove è possibile intravedere la vecchia città industriale di Kaesong.

DDP (Dongdaemun Design Plaza)

È figlio della creatività di Zaha Hadid, un complesso culturale di design moderno, che ospita spazi adibiti a mostre, eventi, show, conferenze. È tra le 100 attrazioni più visitate in Corea del Sud con più di 10 milioni di visitatori per anno. È la struttura 3d amorfa più grande al mondo.

Come muoversi a Seoul

Se arrivate dall’aeroporto internazionale Incheon, il trenino 4001 express vi porta diretti alla stazione dei treni “Seoul Station” in pieno centro. C’è anche la tratta locale che fa fermate e passa anche per l’altro aeroporto “Gimpo”. Da quest’ultimo, se doveste atterrare li, c’è anche la linea lilla che attraversa la parte nord di Seoul, qualora dormirete in quella zona è veramente comoda.

Seoul ha più di 20 linee tra metro e treni che coprono l’intera area metropolitana. Per spostarsi con i mezzi pubblici si può acquistare la Tmoney card che costa 2,500 won e va ricaricata con cash. Le corse singole vanno da un minimo di 1250 won + deposito di 500 won e si basano sul concetto di zone di percorrenza e distanza da percorrere. Se ricaricate la Tmoney, la singola tratta costerà meno mentre se farete biglietti singoli ci sarà un rincaro di 100 won più i 500 won del deposito che recupererete a fine corsa. Visita la sezione dedicata utile per consultare le zone, e le varie tariffe.

Onestamente non ho fatto la Tmoney perché alla prima stazione della metro una volta atterrato, la macchinetta aveva finito il resto da erogare, e poi le ho trovate sempre in manutenzione. Ho girato molto a piedi per visitare Seoul, soprattutto se raggruppate le cose da vedere per aree e zone, vi troverete a camminare molto senza dover utilizzare i mezzi pubblici.

Come muoversi a Seoul

Se arrivate dall’aeroporto internazionale Incheon, il trenino 4001 express vi porta diretti alla stazione dei treni “Seoul Station” in pieno centro. C’è anche la tratta locale che fa fermate e passa anche per l’altro aeroporto “Gimpo”. Da quest’ultimo, se doveste atterrare li, c’è anche la linea lilla che attraversa la parte nord di Seoul, qualora dormirete in quella zona è veramente comoda.

Seoul ha più di 20 linee tra metro e treni che coprono l’intera area metropolitana. Per spostarsi con i mezzi pubblici si può acquistare la Tmoney card che costa 2,500 won e va ricaricata con cash. Le corse singole vanno da un minimo di 1250 won + deposito di 500 won e si basano sul concetto di zone di percorrenza e distanza da percorrere. Se ricaricate la Tmoney, la singola tratta costerà meno mentre se farete biglietti singoli ci sarà un rincaro di 100 won più i 500 won del deposito che recupererete a fine corsa. Visita la sezione dedicata utile per consultare le zone, e le varie tariffe.

Onestamente non ho fatto la Tmoney perché alla prima stazione della metro una volta atterrato, la macchinetta aveva finito il resto da erogare, e poi le ho trovate sempre in manutenzione. Ho girato molto a piedi per visitare Seoul, soprattutto se raggruppate le cose da vedere per aree e zone, vi troverete a camminare molto senza dover utilizzare i mezzi pubblici.

Dove mangiare a Seoul

La parola chiave del cibo a Seoul è street food, soprattutto nei mercati o nelle vie tipiche. L’odore dei piatti tipi ti pervade, a volte anche troppo se si tratta di Kimchi (per i delicati di palato e stomaco stare attenti alla piccantezza).

Korean potato pancakes
Korean potato pancakes

Il Sejong street food village, appena accanto al Gwanghwamun, offre esperienze tipiche, in piccoli locali che si susseguono. Personalmente ho mangiato da Anju Maeul, ed è stata una scelta azzeccatissima. Il proprietario mi ha accolto calorosamente aiutandomi a scegliere dal menu totalmente in coreano e per finire ad offrirmi cibo e bevande tipiche. Pancakes coreani, pesce crudo, frittelle di verdure e germogli di soia, kimchi, poke con frittata e cipolline sono alcuni dei piatti deliziosi che ho assaggiato.

Altra esperienza tipica è il Gwangjang Market, un’apoteosi di odori, rumore, persone. Ho passato due serate qui, fotografando le cuoche e i banchi dello street food, parlando con le persone che incuriosite dal fatto che viaggiassi da solo e fotografassi si fermavano a chiedermi da dove venissi e perché mai fossi li. I piatti tipici che troverete qui sono: mayak gimbap (roll di riso e verdure o pesce), Tteokbokki (stir rice fried cake), Eomuk (from a batter of fish meat mixed with some vegetables and flour. Once prepared, the batter is shaped and then fried), Hotteok (frittella dolce), Bungeoppang (il mitico pesciolino presente anche in giappone con ripieno di crema di fagioli rossi), twisted donuts frittelle, Bindaetteok or mung bean pancakes with vegetables, meat, eggs, and sticky sweet rice.

Degno di nota e decisamente un’esperienza diversa è il “A Flower Blossom on the Rice”, citato nella guida Michelin, un ristorante organico con percorsi anche vegani. Budget più alto rispetto alla media e soprattutto rispetto allo street food, ma l’esperienza vale. Ho chiesto alla gentilissima cameriera che mi ha accolto, di aiutarmi nel percorso di assaggi, e devo dire che sono stato ripagato. Tutti i piatti sono accompagnati da un’insalatina di verdure fresche con una salsetta deliziosa che non ho capito cosa fosse; ho assaggiato una ciotola di riso con funghi selvatici e un pesce grigliato (molto tipico tra i vicoli di Seoul). Il piatto forte in realtà è il Bojagi Bibimbap, è un riso condito con cinque diverse verdure e avvolto da una omelette come se fosse un regalo da scartare che a questo punto vi consiglio di provare una volta li. A Flower Blossom on the Rice offer il 95% di ingredienti direttamente prodotti da fattorie, orti locali che sono stati premiati con certificazioni di natura eco-friendly, allevamenti sani e organici, processi organici e certificazioni biodinamiche. L’ulteriore sforzo di questo progetto è la diffusione di questi prodotti nell’intera area metropolitana di Seoul.

Il prezzo medio a persona per una cena si aggira tra i 40/50 mila won (€30/37)

salad a flower blossom on the rice
A flower blossom on the rice

Dove mangiare a Seoul

La parola chiave del cibo a Seoul è street food, soprattutto nei mercati o nelle vie tipiche. L’odore dei piatti tipi ti pervade, a volte anche troppo se si tratta di Kimchi (per i delicati di palato e stomaco stare attenti alla piccantezza).

Korean potato pancakes
Korean potato pancakes

Il Sejong street food village, appena accanto al Gwanghwamun, offre esperienze tipiche, in piccoli locali che si susseguono. Personalmente ho mangiato da Anju Maeul, ed è stata una scelta azzeccatissima. Il proprietario mi ha accolto calorosamente aiutandomi a scegliere dal menu totalmente in coreano e per finire ad offrirmi cibo e bevande tipiche. Pancakes coreani, pesce crudo, frittelle di verdure e germogli di soia, kimchi, poke con frittata e cipolline sono alcuni dei piatti deliziosi che ho assaggiato.

Altra esperienza tipica è il Gwangjang Market, un’apoteosi di odori, rumore, persone. Ho passato due serate qui, fotografando le cuoche e i banchi dello street food, parlando con le persone che incuriosite dal fatto che viaggiassi da solo e fotografassi si fermavano a chiedermi da dove venissi e perché mai fossi li. I piatti tipici che troverete qui sono: mayak gimbap (roll di riso e verdure o pesce), Tteokbokki (stir rice fried cake), Eomuk (from a batter of fish meat mixed with some vegetables and flour. Once prepared, the batter is shaped and then fried), Hotteok (frittella dolce), Bungeoppang (il mitico pesciolino presente anche in giappone con ripieno di crema di fagioli rossi), twisted donuts frittelle, Bindaetteok or mung bean pancakes with vegetables, meat, eggs, and sticky sweet rice.

Degno di nota e decisamente un’esperienza diversa è il “A Flower Blossom on the Rice”, citato nella guida Michelin, un ristorante organico con percorsi anche vegani. Budget più alto rispetto alla media e soprattutto rispetto allo street food, ma l’esperienza vale. Ho chiesto alla gentilissima cameriera che mi ha accolto, di aiutarmi nel percorso di assaggi, e devo dire che sono stato ripagato. Tutti i piatti sono accompagnati da un’insalatina di verdure fresche con una salsetta deliziosa che non ho capito cosa fosse; ho assaggiato una ciotola di riso con funghi selvatici e un pesce grigliato (molto tipico tra i vicoli di Seoul). Il piatto forte in realtà è il Bojagi Bibimbap, è un riso condito con cinque diverse verdure e avvolto da una omelette come se fosse un regalo da scartare che a questo punto vi consiglio di provare una volta li. A Flower Blossom on the Rice offer il 95% di ingredienti direttamente prodotti da fattorie, orti locali che sono stati premiati con certificazioni di natura eco-friendly, allevamenti sani e organici, processi organici e certificazioni biodinamiche. L’ulteriore sforzo di questo progetto è la diffusione di questi prodotti nell’intera area metropolitana di Seoul.

Il prezzo medio a persona per una cena si aggira tra i 40/50 mila won (€30/37)

salad a flower blossom on the rice
A flower blossom on the rice

Check out my latest posts

2023-02-24T22:08:06+00:00

Se ti è piaciuto l'articolo condividilo liberamente!

Torna in cima